Figlio del celebre Alexander - tra gli animatori e scenografi dei Ballets Russes di Diaghilev – Nicola frequenta la crème della Russia artistica e intellettuale e con Oreste Allegri, caposcenografo dei Teatri statali di Pietroburgo, conosce Sanquirico e Juvarra, Tiepolo e Longhi. Nel 1924 è a Parigi, lavora per l’Opèra e il teatro Foemina, dove conosce Sanina, che lo introduce alla Scala di Milano, accanto al noto Caramba. I suoi primi allestimenti scaligeri sono Kovancina (1926), Boris Godunov e Delitto e castigo (1927): con essi Nicola spezza la tradizionale frammentazione specialistica che caratterizzava il progetto scenografico realizzando un’idea artistica unica per scene e costumi. Nel 1937 muore Caramba e Benois diventa direttore unico dell’Allestimento Scenico della Scala fino al 1970. Iniziano in questo periodo anche le collaborazioni per i maggiori teatri europei: il Teatro dell’Opera di Roma, il Maggio Musicale fiorentino, lo Staatische di Berlino, lo Staatsoper di Dresda, la Fenice di Venezia. Le sue scene si caratterizzarono per un cromatismo incantato e romantico e per la sensibilità intellettuale nell’interpretazione dell’idea e dello spirito della singola opera. 1937: Milano, galleria Dedalo, Mostra delle opere di Nicola Benois e Gregorio Sciltan

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