Architetto di formazione, Umberto Bottazzi fu anche pittore, incisore, ceramista e decoratore di spiccata immaginazione simbolista. Come illustratore collaborò alle riviste «Emporium» (1899), «Fantasio»(1902), «Novissima» (1909-1910), e «La Grande Illustrazione» di Basilio Cascella (1914), privilegiando il repertorio iconografico legato al mondo del medioevo e all’oriente. Nel 1908, insieme con Cambellotti, Grassi, Menasei e Marcucci, è tra i fondatori della rivista di architettura «La Casa», orientata in senso modernista. Come ceramista collaborò per la manifattura Ginori. Lavorò molto anche con il vetro: nel 1912 realizza, in collaborazione con l’artigiano Cesare Picchiarini, il grande velario opalescente per l’hotel romano Old England e negli anni seguenti prosegue a creare velari per l’appartamento del re al Quirinale (in avorio, argento e grigio) e per il principe Carrega e vetrate come quella per Villa Feltrinelli in via Po a Roma. Firmò inoltre, con lo pseudonimo di “Hubertus” piatti e vasellame, creò pannelli dipinti per mobili, disegnò arazzi, ricami, tessere e manifesti per enti pubblici. 1900- 1908: Roma, LXIX- LXXVII Esposizione Internazionale di Belle Arti, Società Amatori e Cultori di Belle Arti 1912: Roma, Chiostro dei Filippini, Mostra della Vetrata 1913: Venezia, VIII Biennale Internazionale d’Arte 1913-1915: Roma, Palazzo delle Esposizioni, I-II-III Esposizione Internazionale «Secessione Romana» 1921: Roma, Mostra della Vetrata 1923: Roma, II Biennale Romana

- I. DE GUTTRY, M. P. MAINO, M. QUESADA, Le arti minori d’autore in Italia dal 1900 al 1930, Roma-Bari, 1985 - M. QUESADA, U. BOTTAZZI, in Secessione Romana 1913- 1916, catalogo della mostra, Roma, 1987