Solo semplici esercizi accademici ( Aia d’agosto, 1931) caratterizzano la prima produzione umbra di Bruschetti, che si trasferisce a Roma nel 1932 per studiare restauro dei dipinti antichi e conseguire l’abilitazione all’insegnamento del disegno. Nella capitale partecipa dell’ambiente del secondo futurismo e condivide con il conterraneo Dottori l’interesse per l’aeropittura, mostrando nelle opere (Ritmi di cascate, 1932; Acrobazie fra le nubi, 1934) una certa regolarità nelle scansioni cromatiche e rigore nell’impostazione formale, già volta verso la geometrizzazione. Continua a insegnare e a restaurare tra l’Umbria e Monza. A Milano conosce i futuristi Andreoni, Acquaviva, Belloli e Crali. Nel 1941 firma il Manifesto futurista umbro dell’aeropittura di Dottori. A partire dagli anni ’50 sviluppa il suo lavoro verso il polimaterismo e verso una visione astratto-geometrica: teorizza la purilumetria, con la quale vorrebbe definire lo splendore geometrico e la purezza della luce, conservando i concetti di dinamismo e sintesi ereditati dal Futurismo. Negli anni Sessanta e Settanta lavora soprattutto per opere d’arte sacra per chiese di Perugia (San Barnaba, La Resurrezione) e Sassoferrato, mostrando una forte volontà di spiritualizzazione della materia.
1933: Roma, Mostra Nazionale Futurista
1935: Roma, Bragaglia Fuori Commaercio, mostra personale; Perugia, Accademia dei Filedoni, mostra personale
1934-1936-1938-1940-1942: Venezia, XIX-XX-XXI-XXII-XXIII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte
1935-1939: Roma, II-III Quadriennale Nazionale d’Arte
1972: Milano, galleria Borgonuovo, retrospettiva
1975: Milano, Museo della Scienza e della Tecnica, retrospettiva
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
- F. PASSONI, Alessandro Bruschetti, catalogo della mostra, Milano, 1972
- P. PERRONE, Bruschetti, catalogo della mostra, Milano, 1975
- L. STROZZIERI, Alessandro Bruschetti e lo Spazialismo, catalogo della mostra, Sassoferrato, 1976
- E. CRISPOLTI, Ricostruzione futurista dell’universo, catalogo della mostra, Torino, 1980
- F. PASSONI, A. C. PONTI, M. DURANTI, Bruschetti dal Futurismo alla pittura purilumetrica, Perugia, Umbria Editrice, 1981
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.