Trasferitosi ad Ancona a dieci anni, Nino Caffè diventa allievo di Ludovico Spagnolini e realizza imitazioni di quadri antichi presso l’antiquario Guerrieri. Nel 1930 si trasferisce a Pesaro dove frequenta gli artisti locali e partecipa al Gruppo Sindacale Marchigiano Artisti assieme a Gallucci, Cancelli, Zicari, Carnevali, Bazzali, Pagliacci e Bettini. Dalla cultura antiquaria deriva i caratteri della sua pittura, che richiama volutamente l’ottocento, i toni impressionisti: i suoi modelli sono sempre accompagnati da oggetti come fiori e porcellane che contribuiscono a dare una calda tonalità ai dipinti. Nell’immediato dopoguerra Caffè lascia Pesaro e apre a Roma uno studio in piazza Arquati, godendo dell’appoggio critico di Irene Brin e Gaspare Del Corso: è il periodo delle note tavolette con protagonisti preti e vescovi, raffigurati negli atteggiamenti quotidiani più diversi e gustosi. Nel 1958 apre un nuovo studio romano in via Gregoriana ma solo fino al 1963, quando, a causa di un cuore ammalato, ritorna a Pesaro. Dagli anni ’60 e fino alla morte realizza un’intensa attività espositiva.
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
- A. PALAZZESCHI, Mostra personale di Nino Caffè, catalogo della mostra, Palermo, 1972
- V. VOLPINI, Moralità e surrealismo di Nino Caffè, Verona, 1974
- R. DE GRADA, A. GATTO, Nino Caffè, Verona, 1975
- A. NOCENTINI, Acquerelli e disegni di Nino Caffè, Verona 1990
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.