Artista singolarissimo sin dall’aspetto fisico – per la sua spettrale magrezza – preferisce l’attività di caricaturista e illustratore alla frequentazione degli studi universitari di ingegneria a Padova. Dal nome dell’associazione «Quaterna dei Sinopici», fondata a Sanluri con alcuni amici, deriverà lo pseudonimo Primo Sinòpico con il quale firma i suoi lavori, pubblicati su «Lo studente di Padova» (1911 -1915), settimanale umoristico da lui stesso ricostituito, ma anche su «Il Pedrocchino», «Gattamelà» e la rivista satirica «Il Numero» (1914 – 1915). Pubblica in questi anni Eterno Femminino, raccolta di caricature delle signore più in vista di Padova e Venezia. Trasferistosi a Milano e diplomatosi all’Accademia di Brera, ottiene crescente successo pubblicando cinquantasette illustrazioni propagandistiche pubblicate su «Le Industrie Italiane Illustrate»- i cosiddetti “cartelli delle tre I”. Nel 1926 entra e partecipa all’attività espositiva del gruppo Novecento. Si dedicò anche alla decorazione murale proseguendo ininterrottamente l’attività di grafico (tavole per il «Cantastorie Campari», 1932) e illustratore : uno dei suoi ultimi e più bei lavori furono le tavole per «Le avventure di Pinocchhio» edite dalla Cenobio di Milano. 1912: Treviso, Mostra d’Arte Umoristica e di Caricatura 1921: Roma, I Biennale romana 1923 – 1925: Biennale di Monza, I-II mostra internazionale delle arti decorative 1925: Parigi, Esposizione di Arti Decorative e Industriali Moderne 1926 - 1929: Milano, I e II Mostra del Novecento italiano 1928 –1939: Roma, I-II-III Quadriennale nazionale d’arte; Venezia, XVI-XXI Esposizione Biennale Internazionale d’Arte; Triennale di Milano, V Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne e dell’architettura moderna

- P. PALLOTTINO, Il pittore a 20000 volt. Primo Sinòpico (Raoul de Chareun), Bologna 1980 - G. ALTEA, M. MAGNANI, Le matite di un Popolo Barbaro. Grafici e illustratori Sardi 1905 – 1935, Milano 1990