Studia da autodidatta disegno e pittura sbarcando il lunario con un lavoro da imbianchino a Mantova. Nel 1908, mentre sta svolgendo il servizio militare a messina, assiste al terribile terremoto che devasta la città e ne registra gli effetti attraverso alcuni disegni e uno dei suoi primi dipinti ("Macerie della mia caserma"). Trasferitosi a Milano vive lavorando come decoratore ma viene anche ammesso al secondo anno di corso dell'Accademia Cignaroli di Verona. Tra il 1911 e il 1914, è allievo del professor Knir a Monaco di Baviera e si reca a Parigi, dove conosce G. Braque, rientrando poi in Italia a causa della guerra, tema fondamentale di molte sue opere. Disegnatore, pittore e acquafortista al di fuori delle ufficiali correnti artistiche, dipinge soprattutto nature morte. Espone nel 1925 presso la Mostra dell'Incisione a Firenze, nel 1929 a Praga in una personale con C. Carrà e partecipa, inoltre, a numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma e alle Biennali di Brera. Nel 1943 diviene partigiano e nel dopoguerra apre a San Benedetto Po una scuola artigianale dove insegna per un certo periodo. Nel 1948 vince il premio "Città di Suzzara" per il quadro "Buoi al sole".

- M. DE MICHELI, Antonio Ruggero Giorgi, Milano 1975 - Antonio Ruggero Giorgi, catalogo della mostra, Milano 1976 - F. SOLMI, Mostra antologica di Antonio Ruggero Giorgi, catalogo della mostra, Bologna 1980 - S. VICINI, ad vocem, in La Pittura in Italia. Il Novecento/I, Milano 1992, vol. II, pp. 912-913.