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Cognome e nome / Società Irolli Vincenzo
Anno e città di nascita 1860 - Napoli
Anno e città di morte 1949 - Napoli
Pseudonimo / Sigla -
Scuola, movimento o gruppo -
Tecniche, discipline Pittura,
   
 
BIOGRAFIA  
Irolli si forma presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli con G. Toma, F. Maldarelli e S. Lista. L'esordio pubblico risale al 1879 con "La felice rimembranza", presentata presso l'esposizione annuale della Società Promotrice di Belle Arti di Napoli, rassegna cui in seguito partecipa assiduamente fino al 1916-17 (nel 1915 vi sarà acquisito l’acquerello su cartoncino "Acqua di maggio" per le collezioni del Quirinale). Insieme ad altri artisti (da Caprile a Volpe a Postiglione a Pratella) lavora alla decorazione della Birreria Gambrinus di Napoli, progettata dal Curri: vi realizza il riquadro "Piedigrotta". L'attività espositiva in Italia e all'estero - dove riscontra il maggiore successo - diventa nel frattempo particolarmente intensa: partecipa all’Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma del 1883 ("Capriccio") e alle principali rassegne di Torino, Venezia, Milano, Roma (1893; edizioni dell’esposizione annuale della Società Amatori e Cultori del 1906; 1908; 1913; 1917; 1919; 1922; Esposizione degli Indipendenti del 1911; I Biennale Romana, 1921; I e II primaverile di Fiamma, 1922 e 1923) e Napoli (“Italica Ars”, 1913; “Gruppo Flegreo” 1928; Sindacato fascista campano, 1929; 1932; 1936) contemporaneamente alle sue apparizioni a Londra (1888), Monaco di Baviera (1890; 1909), Berlino (1892;1894), Angers (1905), San Francisco (1911), Barcellona (1911) e Parigi (Salons del 1890; 1905; 1907; 1909; 1910; 1911; Artistes Indépendents del 1932) – dove, in occasione del Salon d’Automne del 1909, la sua opera "Le Spannocchiatrici" viene acquistata dal Comune per il museo municipale. Tiene anche due personali di successo a Roma nel 1930 e a Bari tre anni dopo. Nel 1935 ottiene una pergamena realizzata da Silvio Bicchi e una medaglia d’oro. Maestro nella rappresentazione di soggetti quotidiani legati soprattutto al mondo femminile e dell'infanzia, Irolli è inizialmente vicino al verismo di Morelli e Michetti e utilizza frequentemente negli ultimi lavori colori accesi che ricordano Fortuny e Mancini. Mostra attenzione anche per i temi sacri. Sue opere sono presenti a Napoli, Pinacoteca di Capodimonte; Palermo, Galleria d’arte moderna; Piacenza, galleria d’arte moderna Ricci-Oddi; Torino, Galleria d’arte moderna; Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Galleria Comunale d'arte moderna e Contemporanea.
 
   
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI  
- A.M.COMANDUCCI, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1972, vol. III, pp. 1619-1620, con bibliografia precedente - L. MANZI, Vincenzo Irolli, Napoli 1955 - DON RICCARDO, Vincenzo Irolli, in Artecatalogo dell’ottocento. Vesuvio dei pittori napoletani, vol. II, Roma 1973, pp. 166-182 - I. VALENTE, in La pittura in Italia. L’Ottocento, Milano 1991, vol.II, pp. 871-872, con bibliografia precedente.
 
 
   
OPERE  
 
 
 
 

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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.

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