Studente presso l'Istituto d'Arte di Modena, nel 1908 vince il Premio Magnanimi e il Pensionato Poletti per studiare tre anni presso l'Accademia di San Luca a Roma, dove ebbe come maestro Aristide Sartorio, e presso l'Accademia di Firenze. Dopo l'esordio presso una collettiva modenese nel 1909, espone alla IX Biennale di Venezia (1910) e alla Promotrice di Torino (1913). Partecipa anche ai preparativi per l'Esposizione per il Cinquantenario dell'Unità d'Italia realizzando come grafico alcune illustrazioni per il periodico "Roma" (1911). Soggetti dei suoi dipinti sono prevalentemente il paesaggio padano, nature morte e ritratti ma dal 1901 in poi si dedica anche alla caricatura e alla grafica satirica, in un primo momento accanto a Tirelli, collaborando con le riviste umoristiche "Duca Borso" e "Il Gatto Bigio". Nel 1913 ottiene la cattedra di Disegno all Scuola Normale Maschile di Modena. In seguito insegna anche a Brescia, Piacenza e infine Rovigo. Partecipa al primo conflitto mondiale continuando però a dipingere insieme al gruppo di artisti veronesi e a Casorati, con cui espone a Venezia nel 1919. Due anni dopo nella città natale presenta un personale di paesaggi. In seguito è presente alle Biennali veneziane (1934 e 1936) e di Brera a Milano.

BIBLIOGRAFIA: - G. GUANDALINI, Dipinti e disegni di Casimiro Jodi, Modena 1978 - S. MARINELLI, La pittura "italiana" a Verona, in P.P. BRUGNOLI, La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, Verona 1988 - S. VICINI, Casimiro Jodi, in La Pittura in Italia. Il Novecento/1, Milano 1992, pp. 924-925