Giovanni Marin si forma tra Milano (con Enrico Butti presso l'Accademia) e Torino (come allievo di Bistolfi). Ottenuto un riconoscimento economico da parte della fondazione “Rittmeyer”, nel 1897 Marin si trasferisce a Roma e dopo qualche tempo muove anche verso Parigi dove viene premiato con una medaglia un suo nudo esposto al Salon del 1900.
In seguito al suo rientro a Trieste si dedica soprattutto alla decorazione di edifici, alla ritrattistica e alla medaglistica ("Busto di Vittorio Emanuele III" presso Benno, in Val Camonica; decorazione scultorea del Palazzo della Sicurtà (1911-1914), progettato dagli architetti Berlam; monumenti funerari per la famiglia Scabar (Trieste, 1909) e per la famiglia Sofianopulo presso il Cimitero Greco Orientale).
Gli anni della guerra li trascorre a Milano. Torna a Trieste alla fine del conflitto e per due anni si trasferisce anche in America: muore durante il viaggio di ritorno in Italia.
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
- S. SIBILLA, Pittori e scultori di Trieste, Milano 1922, pp. 97-203
- A. PANZETTA, Dizionario degli scultori italiani dell’Ottocento e del Primo Novecento, Torino 1994, vol. I, pp. 177-178
- A. PONENTE, in AA.VV, I Catalogo generale della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, a cura di G. BONASEGALE, Roma 1995, pp. 363, 544-545, con bibliografia.
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.
