Uno zio, Alberto Della Valle, celebre illustratore di Salgari e un padre, Edoardo, pittore e grafico per «L’Illustrazione italiana» dei fratelli Treves: una strada spianata per il giovane Fortunino, ben presto al lavoro per i Magazzini Mele napoletani e, trasferitosi a Milano, per la stessa «Illustrazione Italiana». Gli anziani amici artisti lo favoriscono e ciò gli vale le collaborazioni per prestigiose testate internazionali come «L’Illustration francaise» parigina e «The Graphic» di Londra (1902-1905), città dove otterrà grandi soddisfazioni: dall’accoglimento presso l’esclusivo «Royal Institute of Water Colours» ai lavori per «The Illustrated London News» e «The Sphere» (1904-1926). Matania prediligeva una fotografica riproduzione dal vero, privilegiando la figurazione classica e neoclassica degli scenari di vita greca, romana o egiziana già introdotti in Inghilterra da Alma Tadema. Acutizzò tale visione grazie anche a vere e proprie riproduzioni in studio dei mobili antichi ricavate studiando i reperti archeologici. Per il cinema disegnò i bozzetti per le scenografie storiche del film I dieci comandamenti di Cecil de Mille (1950). Come pittore realizzò numerosi ritratti e grandi quadri storici, come le incoronazioni della corte inglese (ultima quella di Elisabetta II).

-Great stories illustrated by Fortunino Matania, Londra 1970 -M. PICONE PETRUSA, In Margine. Artisti napoletani tra tradizione e opposizione 1909-1923, Milano 1986 -P. PALLOTTINO, Storia dell’Illustrazione italiana, Bologna 1988 -Il Mattino Illustrato 1924-1933. Dieci anni di cronache dal mondo delle copertine di Ugo Matania, Napoli 1991