Nonostante una formazione soprattutto autodidatta, risale al 1899 la sua iscrizione all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove studia pittura con Giovanni Quinzio. Conosciuto Plinio Nomellini, nel 1902 si unisce al Gruppo di Albaro. Pittore di marine, vedute e paesaggi con figure, esordisce nel 1903 alla Promotrice di Genova con i dipinti "Sensazione vespertina" e "Nubi autunnali"; è presente alla Mostra del Sempione di Milano (1906), espone alle Biennali di Venezia (1907,1909, 1910 e 1912), e ancora alla Quadriennale (1908) e alla Promotrice di Torino (1911), alla XI Esposizione di Monaco, alle Secessioni romane del 1913 e del 1915, alle Permanenti di Milano del 1915, alla Biennale di Brera del 1916. In queste occasioni ottiene riconoscimenti ufficiali e alcune sue opere vengono acquistate dal re Vittorio Emanuele II ("Paese", "Tramonto in Riviera", "Regate in Liguria" e "Marina"). Parallelamente alla pittura si interessa di scienza, perciò entra a far parte della "Società di letture e conversazioni scientifiche" di Genova e dopo una breve parentesi di crisi artistica dovuta all'esigenza di rinnovarsi, nel 1915 viene nominato membro della Commissione Consultiva dell'Ufficio di Belle Arti di Genova. Le gallerie d'arte moderna di Genova e Torino e il Quirinale a Roma ospitano sue opere così come diverse collezioni private liguri.

BIBLIOGRAFIA: - G. BRUNO, T. PELLIZZA, Eugenio Olivari, catalogo della mostra, Genova 1987 - G. BRUNO, Eugenio Olivari, catalogo della mostra, Genova 1988 - L. PERISSINOTTI, Eugenio Olivari in La Pittura in Italia. Il Novecento/1, Milano 1992, pp. 999-1000