Interessi poliedrici che vanno dalla musica alla critica d'arte e all'architettura, Giuseppe Pastina studia pittura con Domenico Morelli e Giovanni Del Re mentre sta ancora compiendo gli studi in giurisprudenza. Dopo un periodo trascorso in Umbria, tra Assisi e Perugia, si stabilisce a Roma fino alla morte. Ritrattista di successo, vince due concorsi su questa tecnica a Napoli e a Firenze. Nel 1911 progetta il padiglione pugliese per l’Esposizione Internazionale di Roma. A Napoli presenta i suoi lavori presso la Promotrice Salvator Rosa (1886-1887) ed espone anche a Roma, Milano, Bologna e Zurigo. La sua produzione principale resta quella paesaggistica. Sue opere sono conservate presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna ("Rocca Minore di Assisi"); presso il Museo di Roma ("Piazza del Popolo"; presso il Museo di Palazzo Venezia ("Il Portico di Ottavia" e "I mercati di Traiano") e presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea ("Ritratto di Giacomo Boni").

- E. GIANNELLI, Artisti napoletani viventi. Pittori, scultori e architetti, Napoli 1916, p. 358 - S.A., Giuseppe Pastina, in “Gazzetta del Mezzogiorno”, 5/4/1942 - A. M. COMANDUCCI, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1972, vol. IV, p. 2373 - Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall’XI al XX secolo, Torino 1975, vol. VIII, p. 367.