Si forma presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, diretta da Antonio Puccinelli: nella città emiliana conosce Serra e Fontanesi e contatta Pascoli, del quale illustra la prima edizione di "Myricae" (Zanichelli).
Si trasferisce a Napoli nel 1876 e segue il corso di pittura dell'Accademia presieduto da Palizzi, che ammira il suo talento. Pratella si avvicina allora alle novità del paesaggismo di Mancini, Dalbono, Rossano e De Nittis e contatta Migliaro e Ragione. Perso il sussidio del comune di Lugo sopravvive decorando piccole ceramiche e scatole di dolci per la pasticceria Caflish di Van Bol e realizzando cartoline. Dal 1881 al 1911 è sistematicamente presente alla rassegna Promotrice "Salvator Rosa" di Napoli. Nel 1889 illustra "Napoli che muore" dell'amico Antonio Miranda e partecipa al Salon parigino. Paesaggista, attento osservatore della zona partenopea nei suoi angoli più belli ma anche nel suo sviluppo industriale e urbanistico, Pratella partecipa al Salon des Artistes di Parigi del 1885, che gli vale la partecipazione alla Societé des Artistes Français. L'attività espositiva è intensa ma breve, a partire dagli anni dieci apparirà solo in mostre personali confinate nelle gallerie dedicate all'Ottocento.
Sue opere si conservano a Bucarest (Museo Simiu), Firenze (Galleria d'arte moderna), Ravenna (Galleria dell'Accademia), Milano (Galleria d'Arte Moderna), Piacenza (Galleria Ricci-Oddi), Napoli (Museo di Capodimonte; collezione del Banco di Napoli), Castelnuovo (Museo Civico) e Roma (Galleria Comunale d'arte moderna e contemporanea; collezioni del Quirinale).
L'anno seguente alla sua morte il figlio Paolo organizza una retrospettiva presso la galleria "Medea".
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
BIBLIOGRAFIA:
- A. SCHETTINI, Attilio Pratella, Napoli 1954
- P. RICCI, Arte e artisti a Napoli (1800-1945), Napoli 1981, pp. 80-81
- M.A.PAVONE, Napoli scomparsa nei dipinti di fine Ottocento, Roma 1987
- L'Ottocento negato. Catalogo della mostra, Napoli 1991, pp. 130-131 (con bibliografia precedente).
ESPOSIZIONI:
- Venezia (1897-1905-1909-1910)
- Berlino (1894),
- Monaco (1900-1905),
- Pietroburgo (1898,1902),
- Barcellona (1911)
- Buenos Aires (1910)
OPERE
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.