Studia all’Accademia di Belle Arti di Roma e diventa allievo di Duilio Cambellotti, con Roberto Rosati e Romeo Berardi. Tra il 1912 e il 1913 crea grafica per la rivista “La Casa”. Con Rosati e Sprovieri lavora nella fabbrica di Treia. Durante la guerra crea una nota serie di cartoline satiriche antiaustriache. Negli anni venti assiste Cambellotti all’Istituto Professionale del San Michele, dove probabilmente fonde un suo vaso del 1921, recante la sigla TAI, propria di Cambellotti. Fonde anche nei laboratori Grazia a Deruta (dove si conservano sue opere), in quelli di Gualdo Tadino e presso Ferruccio Palazzi in piazza San Salvatore in Lauro, come risulta firmato nelle insegne in ceramica da lui create per la tipografia dei fratelli Palombi in via dei Gracchi (1928). Risale al 1926 la serie dispersa dei 24 piatti di ceramica dedicati ai rioni di Roma, acquistata in blocco dal Comune. Durante gli anni Trenta intensifica l’attività di illustratore (copertina di “Rassegna Grafica”, 1929; collaborazioni per la rivista “Capitolium”) e di grafico pubblicitario, lavorando soprattutto per l’Ente Nazionale Italiano del Turismo (ENIT). Per 25 anni insegna presso la Scuola Serale di Arti Ornamentali in via San Giacomo. Dopo la guerra produce anche gioielli. Sue opere sono conservate a Roma presso il Museo Boncompagni Ludovisi.
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
BIBLIOGRAFIA:
- M.P. MAINO, Virgilio Retrosi, scheda in "Duilio Cambellotti e la ceramica a Roma dl 1900 al 1935", catalogo della mostra, Firenze 1988.
ESPOSIZIONI:
1911: Roma, Esposizione Internazionale per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia
1925: Monza, II mostra delle Arti Decorative
1926-1927: Roma,XCII-XCIII Esposizione di Belle Arti, Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti
1929: III Mostra Marinara d'Arte
1927: Fiume, II Esposizione internazionale di Belle Arti
1936: Roma, I Mostra Nazionale del Cartellone e della Grafica Pubblicitaria
1937: Roma, VII Mostra del Sindacato fascista belle arti del Lazio
1941: Milano, III Mostra del Sindacato Nazionale Belle Arti.
OPERE
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.