Giovane studente presso la Scuola Serale di Plastica Ornamentale di Salvatore Valenti, nel 1877 vince un concorso interno al cantiere del Teatro Massimo diretto da Basile e realizza il gruppo bronzeo "La lirica". Dopo un viaggio tra Firenze, Siena, Venezia e Parigi - dove studia con Rodin - arriva a Roma nel 1879 e si iscrive alla Scuola di Scultura dell'Accademia, dove segue i corsi di Giulio Monteverde ed Ercole Rosa.Tra le opere più note del periodo si ricordano "Gli Iracondi" (1884) - dal VII canto dell'Inferno dantesco - presentato, assieme ad altre sedici opere, all'Esposizione Nazionale di Palermo del 1891( due fusioni in bronzo del gruppo sono a Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e a Palermo, Galleria d'Arte moderna). Nel 1892 crea la "Fonderia Artistica Siciliana Rutelli", che sarà attiva fino all'inizio degli anni Venti. Rutelli si dedica alla ritrattistica - tra le opere più note il ritratto di Domenico Morelli (1893), noto in più versioni - e alla scultura funeraria. Con la Fontana delle Naiadi, inaugurata nel 1901 in piazza della Repubblica a Roma ma completata con il gruppo centrale solo nel 1914, Rutelli raggiunge la massima notorietà. Nel 1903 gli viene affidata la cattedra di Scultura presso il Regio Istituto di Belle Arti di Palermo. Le commissioni pubbliche sono diverse: dal monumento a Nicola Spedalieri a Roma (1903) a quello palermitano a Crispi (1905), alla "Vittoria alata" presso il Vittoriano della capitale (1910-1911). La scultura "La vita esce dai rovi" (1908) viene premiata con una medaglia d'oro presso l'esposizione universale di Saint Louis.
Con lo scoppio della guerra si dedica al disegno e le personali posizioni politiche liberali contrarie al fascismo lo portano alla perdita della cattedra a Palermo (1923) e al trasferimento a Roma. Nella capitale dedicherà gli ultimi anni produttivi soprattutto alla creazione di monumenti ai caduti e onorari.
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
- V.VICARIO, Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty, Lodi 1990, pp. 929-934
- A. PANZETTA, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del Primo Novecento, Torino 1994, vol. I, p. 243
- B. PATERA, Dizionario degli Artisti Siciliani. Volume III. Scultura, Palermo 1994, pp. 291-292
- F. GRASSO, Mario Rutelli. Catalogo della mostra, Palermo 1998 (con bibliografia precedente).
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.
