Proveniente da una famiglia di artisti, Amedeo (Momo) Simonetti frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma dopo una prima formazione presso lo zio Ettore, fratello del padre Michelangelo e del pittore Attilio. Le prime creazioni "en plein air" sono condivise con Giovanni Costantini. Presente alla mostra di Milano per l'inaugurazione del valico del Sempione (1906) partecipa anche alla XXXIX esposizione degli Acquarellisti a Roma come socio. Dal 1919 è tra i XXV della Campagna Romana: il suo soprannome è "sbuciafratte" (suo figlio Virgilio è invece conosciuto come la "gazzella"). L'anno seguente è iscritto all'Associazione degli Acquarellisti lombardi e con loro espone a Milano. Ancora tra il 1920 e il 1921 espone per la romana Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti e alla Prima Biennale ancora nella capitale. Muore, ancora giovane, nel 1922. Temi prediletti della sua pittura sono la campagna romana e il paesaggio urbano in via di sviluppo della capitale tra fine Ottocento e Primo Novecento non senza suggestivi risultati anche nella ritrattistica.

BIBLIOGRAFIA: - C. PERICOLI RIDOLFINI, Roma e la Campagna Romana nella pittura di Amedeo e Virgilio Simonetti, Roma 1986 -E.M.ELEUTERI, I Simonetti. Amedeo (momo) e Virgilio: due artisti dei "XXV della Campagna Romana", Roma 1998 (con bibliografia precedente) -E.M. ELEUTERI, "La Roma dei Simonetti": vedute della Capitale tra '800 e '900, Roma 1999.