Illustratore e decoratore autodidatta, inizia a lavorare su giornali umoristici come “Su Pibireddu”, “Sali e Pibiri”, “Biddio”, firmando le caricature “T. L. Enniolini” e “Zezè”. Si dedica all’addobbo teatrale e al disegno pubblicitario, nel 1929 vince il concorso per il manifesto turistico della Primavera sarda, poi esegue cartelloni per la FIAT di Cagliari e per la Costa Marras, ditta per la quale realizza anche figurini di moda e allestimenti. Trasferitosi a Roma nel 1930, pubblica collages con donne in costume sardo su “La Tribuna illustrata”, e crea per il settimanale per ragazzi “Il Balilla” famosi personaggi: Mariella, Arturino, Carolina. Tra il 1934 e il 1935 partecipa alla realizzazione del primo lungometraggio italiano d’animazione intitolato Le avventure di Pinocchio. Nello stesso anno, a cura dell’Opera Balilla, disegna le tavole del manualetto propagandistico La caposquadra piccola italiana. Nel 1937 cura l’allestimento e la decorazione dei locali del Dopolavoro del Ministero dell’Interno. Dopo la guerra è impegnato a disegnare per l’ENAPI cartelloni didattici sulla sicurezza rivolti ai giovani; scrive e illustra una serie di libri per l’editore Capriotti: Le favole del villaggio (1948), Basta Arturo! (1948), Il gambero Pierino (1950), Lillo Lello Lola (1954). Alla fine degli anni ’60 vince il concorso Aiuto internazionale dell’UNICEF per un manifesto nazionale

Esposizioni: 1932 espone collages alla Fiera di Milano Bibliografia: P. Pallottino, Illustrazione, in Nuove conoscenze e prospettive nel mondo dell’arte, vol. aggior. Enciclopedia Universale dell’arte, Milano, 1979 Pallottino, Ennio Zedda, in La metafisica: gli Anni Venti, catalogo della mostra, Bologna 1980, P. Pallottino, 1982