Proveniente da una modesta e povera famiglia sentì tuttavia il richiamo dell'arte e, con grandi sacrifici ma con altrettanta passione, nel 1874 si trasferì nella Capitale dove si iscrisse all'Accademia di Belle Arti e strinse amicizia con altri giovani studenti che, come lui, sarebbero divenuti degli apprezzati pittori: Napoleone Parisani, Paolo Ferretti, Giulio Aristide Sartorio e Giuseppe Cellini. Le difficoltà economiche, però, malgrado si adattasse a qualsiasi lavoro, lo costrinsero a tornare nel paese di origine sino a quando non ricevette l'offerta della Illustrazione Italiana di divenire corrispondente artistico. Tornato a Roma nel 1884, conobbe Nino Costa, di cui fu allievo, che lo fece entrare nella Società In Arte Libcrtas. Dipinse sia ad olio che ad acquarello, riuscendo particolarmente felice in quest'ultima tecnica. Si impegnò, con buoni risultati, anche nella miniatura. Tra i soggetti preferiti, oltre ai paesaggi di ispirazione costiana che si distinguono per “una nota mite, modesta, dolcemente malinconica”, troviamo altrettanto felici scene di genere e di vita militare. Sue opere sono conservate nella Galleria d'Arte Moderna di Torino, nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, nella Pinacoteca di Ravenna e nel Museo di Washington. Venne
nominato Accademico di S. Luca.
Prof. Renato Mammucari
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