Figlio di Annibale, miniatore e pittore allievo di Tommaso Minardi, e di Adelaide Severini, primogenita dell’architetto Valentino, trovò proprio nell’ambiente familiare i “germi” dell’arte. Studiò all’Accademia di Belle Arti di Roma dove ebbe come maestri Basilio Magni per la storia dell’arte, Dario Querci e Filippo Prosperi per la Figura, Luca Seri e Domenico Bruschi per l’Ornato e la Plastica e Masini per la Scultura; compagni di corso furono Cesare Pascarella, più noto come poeta dialettale, ed il paesista Norberto Pazzini. Conseguito il diploma per l’insegnamento del disegno nelle scuole tecniche, dal 1878 al 1880 frequentò la Scuola di Applicazione del Disegno Industriale, conseguendo il primo premio e la medaglia d’argento al merito scolastico dal Ministero dell’Agricoltura e Commercio. Frequentò assiduamente l’ambiente artistico-letterario romano che orbitava tra la saletta d’Argano, il Caffè Greco e la redazione della rivista Cronaca Bizantina ove conobbe Gabriele D’Annunzio con il quale doveva intraprendere una costante quanto proficua collaborazione artistica. Divenne allievo di Nino Costa che gli fece conoscere i preraffaelliti e lo inserì nella Scuola Etrusca, un’associazione artistica di spirito secessionista tesa a diffondere la pittura di paesaggio d’après nature. Rare, quanto ricercate, le vedute della Campagna romana; paesaggi portoghesi eseguiti durante il soggiorno a Lisbona e ad Oporto. Particolarmente versatile trattò ugualmente bene sia l’olio che l’acquarello. Si dedicò con successo anche agli Ex libris, disegni per i francobolli, illustrazioni per libri ed agli affreschi. Apprezzato decoratore eseguì gli affreschi murali della Galleria Sciarra – nei quali con motivi pompeiani esaltò, in polemica con la “morale” dannunziana, la vita familiare e la donna nelle sue qualità di sposa e di madre - , del Palazzetto Borghese, Villa Anziani alla Batteria Nomentana, Villa Blanc, il Salone del Ministero dell’Agricoltura, la Cupola della Chiesa di S. Rosa a Viterbo. Illustrò anche diversi libri con incisioni originali: alcune tavole per il poema Isaotta Guttadauro e le Laudi del D’Annunzio, il disegno del Proclama del Convito, le copertine della Cronaca Bizantina e della Storia dell’Arte del Venturi.
Prof. Renato Mammucari
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
ESPOSIZIONI:
- Società Amatori e Cultori di Belle Arti, Roma;
- Scuola Etrusca;
- Società In Arte Libertas;
- Società degli Acquarellisti, Roma;
- Quarta Biennale, Venezia;
- 1921 Prima Biennale, Roma.
BIBLIOGRAFIA:
- A.F., G. Cellini è morto ieri, in “La Tribuna”, Roma 01.05.1940;
- V. Cianfarani, G. Cellini pittore romano e l’opera sua per G. D’Annunzio, in “L’Urbe” 1949, 4, pagg.2-29;
- V. Cianfarani, G. Cellini e la Galleria Sciarra, in “Il Tempo”, Roma 06.11.1974;
- D. Fonti, G. Cellini e la Galleria Sciarra, in “Capitolium”, 1975, pagg.766-75;
- D. Fonti, Cellini, Roma 1981;
- C.M. Camagni, Il poeta che cesella madrigali, in “I pittori dell’Imaginifico”, Velletri 1989, pagg.131-9.
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.