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Cognome e nome / Società Costantini Giovanni
Anno e città di nascita 1872 - Roma
Anno e città di morte 1947 - Roma
Scuola, movimento o gruppo I XXV della Campagna Romana
Tecniche, discipline Pittura,
   
 
BIOGRAFIA  
Da giovane iniziò ad introdursi nel mondo dell’”arte” come garzone, o meglio “ragazzino dè bottega”, prima di Alessandro Bazzani detto “Bazzanone” e poi del pittore decoratore Gioacchino Pagliei, venendo utilizzato come imbianchino. Contemporaneamente studiava e nello ore libere frequentava, anche se saltuariamente, la Scuola serale del nudo all’Accademia di Francia in Roma. Autodidatta, ma influenzato da Sartorio, prese a dipingere dapprima i paesaggi della Campagna romana ed il Tevere che ritrasse con amore e sensibilità in numerosi quadri, con cui esordì nel 1892 alla Mostra degli Amatori e Cultori mentre verso il 1900 introdusse nelle sue visioni pittoriche anche la figura umana, come naturale complemento e forza del paesaggio, impegnandosi con grande passione ad armonizzare l’uomo con la natura, senza dare la prevalenza all’uno a discapito dell’altra. Pur amando il vero e partendo sempre dalla sua osservazione lo ha “superato” arricchendolo ed integrandolo con il suo mondo interiore di immagini fantastiche e di sogni, nell’intenzione di mostrarci nuovi mondi senza ripetere quello che già conoscevamo. Trattò prima la veduta, poi la figura umana, sempre però inserita nel paesaggio, con chiari intenti letterari e simbolici ed infine la decorazione ed il restauro (palazzo Venezia sala del Mappamondo), con uno stile incisivo ed energico ed un disegno preciso e marcato. L’osservazione acuta del vero e lo studio intenso del significato della visione pittorica lo portavano a dipingere, più che l’episodio visto, l’idea che la sua sensibilità esaltata dalla fantasia, intravedeva e tendeva ad elevare a messaggio, come nelle Pitture di guerra in cui, pur non avendo partecipato al conflitto mondiale, esternò un grido contro le atrocità perpetrate dagli uomini. Non sempre, però, la resa cromatica fu pari alla sensibilità artistica e pertanto alcuni suoi lavori, pur ottimi per la impostazione e la tecnica, difettano nel colore che a volte risulta un po’ opaco, forse volutamente come nell’olio Grigio o ne Il dolore. Prof. Renato Mammucari
 
   
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI  
ESPOSIZIONI: - Società Amatori e Cultori di Belle Arti, Roma; - I Biennale romana; - 1906 Esposizione Nazionale, Milano; - 1980 Galleria S. Marco, Roma: retrospettiva BIBLIOGRAFIA: - M. Corsi, Costantini, in “Ars et Labor”, 1910; - G. Cim, Visioni di poesia alla prima Biennale romana, Roma 1921; - F. Vagnetti, G. Costantini e i suoi quadri di guerra, Casa Roma 1922; - R.F., Celebrazioni di G. Costantini all’Accademia di San Luca, in “Gazzetta delle Arti”, Roma 1947; - F. Hermanin, G. Costantini pittore romano, in “L’Urbe”, Roma 1947; - G. Caccetta, G. Costantini: le lacrime della guerra, Catalogo della Mostra alla S. Marco, Roma 1980.
 
 
   
OPERE  
 
 
 
 

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