Nato da una nobile famiglia, discendente da Napoleone I, dopo aver completato gli studi si recò a Milano dove prese le prime lezioni di disegno. In seguito a Roma fece degli studi artistici regolari all'Accademia di Belle Arti diretta da Filippo Prosperi, che lo incoraggiò e guidò. Dopo un primo periodo in cui, per mancanza di fiducia nelle proprie possibilità, subì la “maniera” del Fortuny, frequentando gli studi degli spagnoli allora in voga, in special modo quello del Pradilla, nel 1875 venne presentato da Giuseppe Cellini a Nino Costa che divenne suo amico e maestro e lo indirizzò allo studio dal vero. Nell'estate del 1883 andò con il Costa a Bocca d'Arno a dipingere paesaggi e marine e proprio durante questo periodo costiano e prevalentemente paesistico, durato circa quindici anni, videro la luce le sue opere più significative. In seguito conobbe il pittore francese Ernesto Hébert, che influì notevolmente sulla sua evoluzione artistica e dal 1885 si dedicò per oltre dieci anni a studi dì figure, ricercatore attento del carattere delle persone ritratte. Infine, dopo aver fatto parte della Scuola Etrusca e della Società In Arte Libertas, nel 1904 fu con il Carlandi ed il Coleman tra i fondatori del gruppo dei “XXV”, e quindi si dedicò nuovamente al paesaggio, “malinconico cantore delle verdi vallate umbre e sensibile interprete degli arcani silenzi della Campagna romana”. Venne nominato Accademico di San Luca. Dipinse prevalentemente a tempera, ma eseguì anche quadri ad olio ed acquarelli. Sue opere sono conservate a Roma nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna, a Palazzo Braschi, nella Pinacoteca Comunale di Ascoli Piceno ed a Camerino nella Biblioteca Valentiniana. Prof. Renato Mammucari

ESPOSIZIONI: - Società Amatori e Cultori di Belle Arti, Roma; - Società In Arte Libertas Prima Biennale romana; - I XXV della Campagna romana; - 1898-1928 Biennali Veneziane, Torino, Parigi, Londra e S. Francisco. BIBLIOGRAFIA: - A. Severi, N. Parisani, in “Riv. marchigiana illustrata”, 1906, p. 141-5; - G.S. Sarti, N. Parisani, in “La Tribuna” 1912, II, pag. 8; - E Sapori, Pittori della Palude pontina: N. Parisani, in “II Circeo” 04.03.1922, pag. 3; - F. Carnevali, N. Parisani in “Rass. Marchigiana” 1927, III; - N. Parisani, in “Il Messaggero”, Roma 01.05.1932; - M. Biancale. N. Parisani, in “II Popolo di Roma”, Roma 26.04.1932; - A. Peyrot, L'arte di N. Parisani in una mostra postuma alla “Barcaccia”, in “Il piccolo di Roma”, Roma 11.01.1940; - P.S., N. Parisani, in “Il Messaggero”, Roma 09.01.1940; - A. Bittarelli, N. Parisani pittore, Catalogo della Ia Retrospettiva, Camerino 1964; - G.L. Marini, Parisani N., in Diz. Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, Torino 1975, VIII, pag. 338.