Il padre Augusto, un agiato architetto, lo indirizzò agli studi classici ma sin dal 1895 cominciò ad avvicinarsi al mondo dell’arte posando come paggio per Lodovico Seitz, un epigono dei Nazareni, che stava decorando la Galleria dei Candelabri in Vaticano. Tre anni dopo vinse il pensionato nazionale e fu ammesso all’Istituto di Belle Arti di Roma, dedicandosi con passione alla pittura ma, deluso degli insegnamenti troppo accademici, naturalmente incline ad una pittura più fresca ed istintiva, subì l’influenza prima di Domenico Morelli, poi di Francesco Paolo Michetti ed infine di Antonio Mancini con cui strinse una profonda amicizia. Nel 1901 andò in Spagna dove si trattenne per studiare la pittura di Goya e Velasquez, completando la propria maturazione artistica sia copiando le opere di questi grandi maestri sia ritraendo dal vero scene popolari e paesaggi accecati dal sole. In seguito soggiornò e studiò anche in Germania, Francia, Olanda ed Inghilterra affinando sempre di più la propria sensibilità. Tornato in Italia nel 1903 fece prima delle esperienze divisioniste e poi entrò nel gruppo dei XXV. Tra i soggetti dei suoi quadri, oltre ai paesaggi ed alle scene di genere della Campagna romana, troviamo i vivaci costumi abruzzesi e sardi, marine, ritratti, eleganti figure femminili in dèshabillè, interni in penombra a tinte bianche, grigie ed azzurre e la vita femminile elegante e mondana. Dipinse ad olio, acquarello e tempera, con una tecnica sciolta ed ariosa. Finita la Grande guerra ebbe occasione di lavorare come scenografo per il cinema. Nel 1925 si recò al Cairo per presiedere la locale Scuola di Belle Arti. Sue opere si trovano a Roma nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna, nella Galleria Comunale d’Arte Moderna e nella Galleria dell’accademia di San Luca, nella prefettura di Pescara, nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, nella Galleria d’Arte Moderna di Palermo, di Udine e Ricci-Oddi di Piacenza.
Prof. Renato Mammucari
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
ESPOSIZIONI:
- Società Amatori e Cultori di Belle Arti, Roma;
- Società degli Acquarellisti romani, Roma;
- Secessioni;
- Prima e Seconda Biennale romana;
- 1906 Esposizione Nazionale di Milano;
- 1905, 1909 Biennale veneziana
BIBLIOGRAFIA:
- U. Ojetti, Presentazione della Sala Innocenti, Venezia 1909;
- E. Levi, C. Innocenti, in “Nuova Antologia”, 1909, 142, pag.193;
- V. Pica, C. Innocenti, in “Emporium”, 1909, 29, pagg.402-21;
- A. Ferretti, C. Innocenti, in “Corriere della Sera”, Milano 05.01.1918;
- A. Colasanti, Camillo Innocenti, Milano 1919;
- A. Lancellotti, Camillo Innocenti, in “Natura ed Arte”, 1942;
- Camillo Innocenti, Ricordi d’arte e di vita, Roma 1959
- F. Bellonzi, Camillo Innocenti, Roma 1961;
- T. Fiori, Camillo Innocenti, Roma 1968;
- L. Djokic Titonel, Camillo Innocenti, Catalogo della Mostra, 1994.
OPERE
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.