Dopo aver studiato nella città natale, a 17 anni andò a Napoli dove si trattenne per diverso tempo sino a quando non si trasferì definitivamente a Roma. «Le diverse scuole che lo hanno formato ed influenzato si ritrovano fuse nella sua arte, ove la spiritualità spagnola è stemperata dalla sensibilità coloristica napoletana» (Comanducci). In un primo periodo si impegnò a quadri storici, religiosi e di genere, mentre in un secondo tempo, innamoratosi dell'Agro, dedicò «molta parte della sua luminosa tavolozza alle visioni pontine cui ha saputo dar vita e bellezze nuove». A volte le sue opere risentono di una eccessiva ricercatezza, riesce tuttavia a salvarsi dalla maniera, lasciandoci «dei paesaggi pontini una sua interpretazione particolare, ricca soprattutto di squillanti toni di colore (sulla scia del Fortuny) e di morbide fluidità di forma» (V. Orsolini Cencelli). Prof. Renato Mammucari

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