Aveva viaggiato in mare sin dall’età di dodici anni quando decise, a circa vent’anni, di fermarsi a Napoli, dove frequentò il Regio Istituto di Belle Arti, sotto gli insegnamenti di Achille D’Orsi e Michele Cammarano. La scultura fu la sua prima passione, ma in ultimo fu anche pittore. Sin dalle sue prime prove non tradì mai il saldo legame con la solidità della forma plastica: talvolta accostato a Medardo Rosso ed anche a Rodin, non giunse mai però a quello sfaldamento della materia ad opera della luce e dello spazio; si è infatti spesso parlato di «classicità rielaborata» ed «ellenismo nostrano» per definire le sculture del Gatto, nonostante la sua predilezione per temi popolareschi. Ma la sua vita fu una continua sperimentazione: dal 1915 si cimentò con la terracotta policroma e successivamante con il gesso (La pazza, 1914, testimonianza dello stretto legame d’amicizia tra il Gatto e lo scultore Adolfo Wildt); dal 1930 si cimentò anche con la pittura. Ottenne riconoscimenti nazionali ed internazionali e partecipò a numerose esposizioni sia in Italia che all’estero; talvolta rivestì anche ruoli di carattere ufficiale: ne è testimonianza il busto dedicato a Giosuè Carducci (1907). Gli fu assegnato il premio Gemito nel 1953, fu membro dell’Accademia di San Luca e vicepresidente della Promotrice di Napoli.
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
Principali Esposizioni
1906-8, 1911 Parigi (Salon),
1909, 1913 Napoli (con il Gruppo dei ventitré),
1910, 1920, 1922, 1952 Venezia (Biennale),
1911 Napoli (XXXIV Promotrice); Barcellona (V Esposizione Internazionale d’Arte),
1912 Roma (Esposizione Internazionale d’Arte della Società Amatori e Cultori di Belle Arti),
1915 Napoli (I Esposizione Nazionale d’Arte di Napoli, il Gatto è tra i promotori),
1921 Napoli (I Biennale),
1922 Firenze (Primaverile),
1923 Napoli (Galleria Corona, Personale),
1928 Fiume (Internazionale di Belle Arti)
Bibliografia
L.Postiglione, Saverio Gatto in “Il Mezzogiorno”, 15-16 dicembre 1928; Sergio Ortolani, Saverio Gatto scultore, Napoli 1930; B.Molajoli ed altri, Il patrimonio artistico del Banco di Napoli. Catalogo delle opere, Napoli 1984; Maria Simonetta De Marinis, Saverio Gatto in In Margine. Artisti napoletani tra tradizione e opposizione 1909-1923, a c. di M.Picone Petrusa, Milano 1986, pp. 136-137.
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.