Stravagante, intelligente, spregiudicato, arguto, isolato: così fu definito dalla critica Vincenzo La Bella, «un tipico rappresentante della Belle Epoque». Fu allievo del Toma e del Morelli Presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli il suo spirito avventuroso lo trascinò verso altri luoghi: fu a Parigi (1893-1897) dove lavorò come illustratore per “Le Monde Illustré” ed altre riviste e subì l’influenza dell’arte di Toulouse Lautrec; tra il 1903 e il 1904 fu a New York. Tornato definitivamente a Napoli acquisì notorietà come ritrattista nei salotti aristocratici. Collaborò come illustratore per i Racconti Straordinari di E.A. Poe (mai stampati), La prostituzione a Napoli nei sec. XV, XVI, XVII di Salvatore di Giacomo, per riviste come “Il Mezzogiorno artistico” (dal 1901), “La Lettura”, “Il Mattino illustrato” (1905), “Il Roma della Domenica” (1907), “Varietas” (Milano 1907), per la casa editrice-musicale Santojanni (1899-1918); per la rassegna “Arte Muta” (1916) ed “Il Corricolo” di A.Dumas (1923). Partecipò a numerose esposizioni, Biennali napoletane e romane (anni ’20), Primaverili fiorentine e gli furono commissionate due grandi opere destinate all’università di Napoli. Ma il suo spirito anticonvenzionale si scontrò con l’ambiente artistico di quegli anni, e lo rese sempre più isolato: in ultimo fu costretto adeguarsi alle richieste del mercato partenopeo. Fu anche scenografo presso il teatro S.Carlo di Napoli, si dedicò all’insegnamento, e a commissioni pubbliche e ritratti di personaggi noti ed illustri tra cui la Duse, Goldoni, Mussolini, Flammarion
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
Esposizioni
1890, 1897, 1911, 1912, Napoli (Promotrice),
1913 Napoli (C.N.A.G.),
1917 Napoli (Promotrice),
1919 Napoli (Floridiana),
1922 Firenze (Primaverile)
Bibliografia
Vittorio Pica, I giovani illustratori italiani. Vincenzo La Bella – Ugo Valeri in “Emporium”, vol. XXI, 1905, n, 122; G. Salvatori, Vincenzo La Bella, in In margine. Artisti napoletani fra tradizione e opposizione 1909-1923, catalogo della mostra a c. di M.Picone Petrusa, Milano 1986, pp. 192-195
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.