Un’arte onnicomprensiva: questa l’idea dell’eclettico Manfredi, che scrisse d’arte, critica, filosofia, scienza. Aveva conosciuto Guglielmo Marconi sulla Real Nave “Sardegna” poi, aveva lasciato il mare per potersi dedicare agli studi artistici. Si diplomò in disegno architettonico presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli (1913), insegnò a Padova (1923) dove fu direttore (dal ’37) come a Perugia (’38-’47). Nel frattempo studiò pittura con Giuseppe Casciaro. Oltre i numerosi acquarelli e olii, si ricorda un bassorilievo in gesso destinato a una fontana. Ma la progettazione urbanistica rimase il suo principale interesse: grandi progetti, molti dei quali rimasti solo sulla carta, come il suo grande sogno di realizzare una Casa dell’Arte, ovvero un palazzo per le esposizioni, riutilizzando il Maschio Angioino di Napoli. Tutta la sua produzione architettonica fu permeata d’una impronta simbolista.

Esposizioni 1910 Napoli (Mostra Nazionale d’Arte Pura e Applicata “Bernardo Celentano”), 1913 Napoli (I e II Mostra giovanile), 1919 Napoli (“La Floridana”), 1921 Napoli (Mostra dei Grigio Verdi), 1923 Napoli, Mostra realizzata dal giornale “La Fiamma” (ne progettò il cartellone), Roma, Sindacato degli Artisti I, II, III, IV Mostra, 1928 Napoli (Mostra del Gruppo Flegreo), 1930 Napoli, Personale (Circolo Artistico politecnico di Napoli) 1950 Napoli, Personale (Bibioteca Santorsola di Napoli; qui espose trenta acquarelli suoi e quindici ceramiche della figlia Diana), 1951 Napoli (Promotrice), 1954-55 Napoli, Personale (Galleria San Carlo), 1957 Benevento (espose in coppia con la figlia) Bibliografia Nell’Arte e nella vita: note bibliografiche di artisti e letterati contemporanei a c. di D’Andia, Napoli 1963, pp. 285-286; G.Salvatori, Manfredi Franco in In Margine. Artisti napoletani tra tradizione e opposizione 1909-1923, a c. di M.Picone Petrusa, Milano 1986, pp. 143-146