Prima scultore, poi disegnatore-acquarellista, illustratore pubblicitario: A Napoli aveva studiato presso la bottega dello scultore Filippo Cifariello, sebbene esordì come acquarellista (1912). Dal 1912 al ‘13 viaggiò tra Parigi e Odessa, dove frequentò l’alta società, poi tornò a Napoli per restarvi. Arruolato nella I guerra mondiale, anche al fronte non trascurò di esercitarsi al disegno e all’illustrazione. Fu allora che l’illustrazione divenne per lui il campo di maggiore espressione, con un segno e composizioni di chiaro stampo secessionista che si fecero col tempo sempre più sinuosi e vicini al Liberty. Ma la vera grande passione giunse di lì a poco: quella per il cinema. Dapprima s’interessò alla fotografia di scena, successivamente realizzò apprezzate affiches per i film (La terre du diable, La peccatrice, Ogni alba nuova è una stella amara, Le nove stelle); disegnò inoltre bozzetti per vetrate e marchi di fabbrica, cartoline e illustrazioni pubblicitarie (1918-20) e realizzò numerosi monumenti (1920-1923) tra cui la statua ai caduti della Manifattura Tabacchi (Napoli), il monumento ai caduti di Piedimonte d’Alife (Napoli).
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
Esposizioni
1912 Roma (LXXXI Esposizione Internazionale della Società Amatori e Cultori di Belle Arti),
1912 Napoli (I Esposizione Nazionale Giovanile di Belle Arti),
1913 Napoli (Italica Ars.),
1914 Roma (II Esposizione Internazionale d’Arte della Secessione Romana),
1914-15 Napoli (Promotrice),
1919 Napoli (I Mostra d’Arte alla Floridiana),
1921 Napoli (Mostra dei Grigio Verdi; ne realizza anche il cartellone illustrato),
1926 Napoli (I Mostra degli artisti abruzzesi e molisani residenti a Napoli),
1929 Vasto (Mostra Regionale di arte pura e applicata),
1935, 1939 Roma (III Quadriennale d’Arte Internazionale),
1941 Roma (Mostra degli Artisti napoletani, Galleria di Roma)
Bibliografia
Il monumento in bronzo dello scultore Tomai ai caduti in guerra di “Lioni” in “Il Roma della Domenica”, 4 dicembre 1921; A.Pappalardo, Pittori e scultori d’Abruzzi e del Molise in “Il Mattino”, 24 gennaio 1926; Gaia Salvatori, Ennio Tomai in In Margine. Artisti napoletani tra tradizione e opposizione 1909-1923, a c. di M.Picone Petrusa, Milano 1986, pp.221-222
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.