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Frequentò dapprima i corsi di architettura all'Accademia di San Luca e quelli di filosofia al Collegio De Propaganda Fide, formandosi poi da autodidatta come pittore paesista, particolarmente abile ed efficace nella difficile tecnica dell'acquarello. Dopo essere stato impiegato, come segretario, al Consolato inglese a Roma, nel 1872 alla chiusura di questo si dedicò completamente alla pittura ad acqua, raggiungendo ben presto notorietà e considerazione in special modo nella colonia anglosassone, grazie anche alla profonda amicizia che lo legava al console inglese a Roma ed al pittore J. Severn. Partecipò assiduamente alla vita artistica romana, sia nell'Associazione Artistica Internazionale, di cui nel 1897 divenne anche presidente, sia nella Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma, esponendo in quasi tutte le mostre annualmente allestite, sia infine fondando nel 1875 con "Neno" la Società degli Acquarellisti in Roma, raccogliendo attorno a sé i migliori esponenti romani e stranieri dediti a questa tecnica. Fu più volte presidente della Società e sempre animatore del sodalizio specialmente nei periodi di crisi. Così possiamo riassumere le tappe più significative della sua vita artistica: nel 1879 venne eletto all'unanimità membro onorario della Società Reale belga degli Acquarellisti; nel 1884 gli venne richiesto di esporre, pur non terminato, il famoso acquarello “Prima venuta a Roma di Vittorio Emanuele; nel 1890 ottenne il diploma d'onore alla Esposizione di acquarelli e pastelli di Dresda; nel 1902 conseguì un successo personale all'Esposizione italiana a Pietroburgo tanto che i suoi acquarelli “Terrazza nella Villa d'Este in Tivoli” e “Bosco alla Ninfa Egeria” vennero acquistati dall'imperatrice e dall'arciduca Giorgio. Prof. Renato Mammucari