Iniziò gli studi artistici, a Napoli presso uno zio, pur essendo figlio del pittore e scultore Giambattista, all'epoca assai noto. Ad appena diciannove anni, interessato alla pittura del Sargent, dette libero sfogo al suo spirito di avventura trasferendosi in Inghilterra dove si sposò con una scozzese ricchissima, che ben presto però lo lasciò vedovo. Risposatosi con un'altra inglese, dalla quale ebbe tre figlie, si trasferì prima ad Edimburgo per tornare, nel 1885, in Italia soggiornando a Spoleto in estate ed a Roma d'inverno, con studio prima in Via San Basilio 13, poi in Via Sistina 123 ed infine in Via di Porta Pinciana 14. Esordì esponendo con gli Amatori e Cultori, entrando nel 1891 negli Acquarellisti. Continuò ad esporre assieme agli Acquarellisti ininterrottamente sino allo sciogliersi dell'Associazione, della quale nel 1909 divenne consigliere poi segretario, tesoriere ed infine nel 1914 vice presidente assieme a Nazzareno Cipriani. Dipinse sia ad olio che ad acquarello, che rese con un efficace uso del colore. Era solito usare come “supporto” dei suoi quadri fotografie del luogo da ritrarre, divenendo ben presto un esperto ed appassionato fotografo. Tra i soggetti, oltre alla pittura di genere, che trattò con un garbo da farla salvare dalla “maniera”, si interessò anche al paesaggio, preferibilmente umbro e romano, ricordi delle alterne residenze. Un suo quadro venne acquistato dalla regina Margherita e da questa donato alla città di Bologna che lo conserva nella Biblioteca Carducci.
Prof. Renato Mammucari
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