Primogenito di Amedeo Momo e di Ersilia Tomassoni, manifestò la sua predisposizione all'arte pittorica sin da giovanissimo dedicandosi, con l'ingenuità e la fantasia dei figli, a disegnare figurine ispirate ai film che più lo avevano colpito. Durante una gita a S. Marinella passò al disegno dal vero, riprendendo scorci e vedute delle scogliere in piccoli studi che già rivelavano chiaramente il suo innato talento di paesista, che necessitava solo di una occasione per manifestarsi. Dopo la guerra cominciò a frequentare lo studio del padre ed Onorato Carlandi, andato a fare una visita, rimase così bene impressionato da alcuni suoi lavori che lo nominò immediatamente membro dei XXV. Oltre ai paesaggi della Campagna romana, resi sempre con quel naturalismo che fu la caratteristica della Società dei XXV ha dipinto anche la figura, animali, nature morte, fiori, vetrate ed ha curato scenografie teatrali per il Valle su incarico di Veniero Colasanti, nonchè soggetti religiosi e pale di altare per la Propaganda Fide e la Pro Civitate Cristiana ed alcuni stands per le fiere agricole di Bologna e Verona. Come illustratore ha disegnato le tavole de Il libro della musica, delle antologie per le scuole superiori ed ha eseguito disegni a colori per copertine. Dipinse sia ad olio che ad acquarello; incise anche delle xilografie. Prof. Renato Mammucari

BIBLIOGRAFIA: - A.T. Prete, A. e V. Simonetti in “Nuovi orientamenti”, Gallipoli, sett.-dic. 1984, pag. 58; - A.T. Prete, V. Simonetti, Roma, 1985; - F.P. Torre, L'omaggio dell'Accademia Unitá Cultura ai pittori A. e V. Simonetti, in “II Corriere di Roma”, 21 luglio 1985, pag. 9; - C. Pericoli Ridolfini, Roma e la Campagna romana nella pittura di A. e V. Simonetti, Fondazione Lemmermann, Roma 1984. ESPOSIZIONI: - 1916 Società Amatori e Cultori di Belle Arti, Roma; - Mostra Nazionale dei Grigio-verdi, Napoli; - 1921 Prima Biennale romana; - 1922 Galleria d'Arte Italia House, Londra; - 1931 Prima Quadriennale romana; - 1942 Galleria S. Marco, Roma.