Iniziò gli studi presso l'Istituto di Belle Arti di Roma dedicandosi alla pittura di paesaggio con predilezione per la Campagna romana e le Alpi che rese con arditi “tagli”, un'amabile finezza di disegno, grande abilità tecnica e delicata freschezza di colore, riuscendo a “sorprenderne gli aspetti e l'anima” esaltando i suoi paesaggi con un “sottile soffio di poesia”. Ebbe studio a Roma prima in Via Vittoria 81 e successivamente in Via S. Nicolò da Tolentino 72, partecipando attivamente alla vita artistica della Capitale. Interessato particolarmente all'incisione divulgò la tecnica dell'acquaforte e della stampa a colori, raccogliendo i risultati dei suoi studi e delle sue esperienze nel trattato L'incisione su metallo, a cui doveva seguirne un secondo sulla Litografia ed un terzo sull'Incisione sul legno. Illustrò, insieme ai migliori artisti del momento, i Castelli romani del De Fonseca, edito in inglese nel 1901. Sue opere sono conservate nella Galleria d'Arte Moderna di Roma e di Venezia. Morì tragicamente in un incidente alpinistico sulle Dolomiti ove era andato alla ricerca di spunti ed ispirazioni per i suoi paesaggi; come ricorda la stele posta sul luogo: “nato all'arte qui per l'arte caduto”. Prof. Renato Mammucari

BIBLIOGRAFIA: V. Pica in "Emporium", Novembre 1905; V. Luce in "Rivista Marchigiana Illustrata", 1905; A. Petrucci in "Il Messaggero" 15/03/1955. ESPOSIZIONI: - 1890 e 1893 Associazione degli Acquarellisti di Roma; - 1896 Berlino; - 1897, 1901, 1905 Monaco di Baviera; - 1901, 1903, 1905 Biennali veneziane; - 1904 Saint Louis.