Studia pittura e scultura presso l'Accademia di Firenze, dove conosce A. Soffici. Stabilitosi nella capitale francese studia con J. L. Gerôme, disegna tavole per le riviste satiriche "Le Rire" e "L'Assiette au beurre", espone ai Salons des Indépendants (1902, 1903 e 1906) e apre il suo studio a grandi pittori come Modigliani, Soutine, Picasso, Van Dongen, Derain e Boldini.
Dopo l'esperienza francese, dal 1906 illustra le seguenti riviste italiane e francesi: "Il Giornalino della Domenica", "Il Corriere dei piccoli", "La lettura", "Noi e il mondo", "L'Illustrazione italiana"; la "Gazette du Bon Ton" e il "Journal des Dames et des Modes". Nel 1918 fonda il giornale "La Tradotta" e, a Parigi, l'anno dopo organizza la rivista "La Guirlande", aderendo allo stile Déco. Nel 1912 debutta nel teatro, curando le scenografie del balletto Légende du clair de lune di Madame Rasini. Come disegnatore di scenografie, cartelloni e costumi è presente all'Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 e lavora negli anni Trenta a Milano, Firenze, Roma, Venezia, Berlino, Parigi e New York. Pittore di ritratti, immortala numerosi nobili tra cui Emanuele Filiberto di Savoia, le marchese Casati e Niccolini, i conti Labia.
A partire dagli anni Dieci molto intensa è la sua attività di illustratore di libri. Nel 1914 va alle stampe Les Masques et les personnages de la comédie italienne di G. d'Houville, con tavole colorate au pochoir le cui tempere originali vengono esposte alla Biennale di Venezia. Tra gli altri testi, di favole o letteratura, si ricordano: A. Beltramelli, L'albero delle fiabe (1909), P. Loti, Les Romans complets illustrés (1923, t. XII), F. M. Voltaire, Candide ou l'optimisme (1933), G. Boccaccio, Decameron (1934, 2 voll.), G. Adami, Il paese dei balocchi (1944).
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
C. Nuzzi, Umberto Brunelleschi. Illustrazione, moda e teatro (1879-1949), Milano 1979
G. Ercoli (a cura di), Umberto Brunelleschi, catalogo della mostra, Parma 1989
A. Giannotti, Umberto Brunelleschi in La pittura in Italia. Il Novecento/1, Milano 1992, vol. II, pp. 780
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.