Famiglia nobile, la Alciati si diploma all’Accademia Albertina - suo maestro è Giovanni Grosso - nel 1903. Dal 1903 al 1906 è a Parigi, conosce Boldini e inizia a dedicarsi ai ritratti, ispirata da Carriere ma anche Cezanne e Gauguin. Al ritorno si lega ad Anacleto Boccalatte, anche lui allievo dell’Albertina ma più giovane. A partire dai ritratti esposti nel 1912 alla Biennale veneziana mostra maggiore maturità nelle forme sintetiche ispirate dalla conoscenza delle correnti secessioniste e nella capacità di intensa penetrazione psicologica dei ritrattati. Dal 1914 è a Roma per un periodo di studio nella capitale (fa parte del gruppo Probitas). Dagli anni Venti inizia a dedicarsi anche a paesaggi e nature morte di fiori con predilezione per la tecnica del pastello, con il successo segnato dall’esposizione delle sue opere nel 1934 presso il Circolo torinese delle donne professioniste. Durante la guerra (vedi i paesaggi a Montà d’Alba) e dopo prosegue la sua attività pittorica sui temi a lei cari. Sue opere sono conservate alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (Ritratto della madre) e alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino (Ritratto di uomo seduto).
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
BIBLIOGRAFIA:
- Evangelina Alciati nelle raccolte pubbliche e private, catalogo della mostra, a cura di A Tomaselli, Torino 1960
- F. De Caria, D. Taverna, Appunti su Evangelina Alciati (1883-1959), con carteggi inediti di Giuseppe Mentessi e Ferruccio Ferrazzi, Torino 1991
ESPOSIZIONI:
1907: Torino, Promotrice
1912; 1922 : Venezia, X e XIII Biennale Internazionale d’Arte
1913: Torino, II Esposizione Femminile Internazionale di Belle Arti (sala personale)
1914: Roma, I Esposizione della “Probitas”
1916: Roma, Palazzo delle Esposizioni, III Esposizione Internazionale «Secessione Romana»
1919: Torino, I Mostra Nazionale di Belle Arti (premio Bricherasio per il ritratto)
1921-1923: Roma, I-II Biennale Romana d’Arte
1908; 1923; 1927: Torino, Quadriennale
1953: Torino, Galleria Fogliato, mostra personale
1960: Torino, Palazzo Granieri, E. Alciati nelle raccolte pubbliche e private (retrospettiva)
OPERE
Vasi cinesi con gelsomini e cappuccine ( 1952)
Vasi cinesi con gelsomini e cappuccine ( 1952)
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.