Nella città natale Azari incontra Boccioni e più tardi Marinetti a Milano, dove si trasferisce per laurearsi in Giurisprudenza nel 1917 e praticare per qualche tempo come avvocato. Durante la guerra grazie alla sua profonda passione per il volo diventa ufficiale pilota con mansioni di osservatore fotografo. Ideatore della pubblicità aerea, diffonde in volo sopra Milano il suo manifesto per il Teatro aereo futurista (1919). Nel 1924 redige il testo per La flora futurista ed equivalenti plastici di odori artificiali, dov’è testimonianza di suoi esperimenti plastici polimaterici. Nello stesso anno organizza con Somenzi il I Congresso nazionale Futurista a Milano. Si avvicina alla pittura grazie all’amico Depero e trae spunto dalle sue aerofotografie per opere come Prospettive di volo (1926), considerata la capostipite dell’Aerofuturismo. Fonda la Società Italiana Aviazione Civile (SIAC, poi Istituto Nazionale Trasporti e Propaganda Aerea), di cui gestisce le finanze. Grazie alle buone entrate fonda a Milano la DINAMO-AZARI, laboratorio polivalente di azioni creative, tra cui la nota edizione “imbullonata” del libro Depero futurista (1913-1927) (1927). Altri suoi geniali testi teorici sono il manifesto Vita simultanea futurista e l’originale proposta Per una Società di Protezione delle macchine (entrambi del 1928) oltre al Primo Dizionario aereo italiano (1929), pubblicato con Marinetti. Muore nel 1930, profondamente ammalato di nervi.
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
BIBLIOGRAFIA:
- C. Belloli, Azari, ideatore di nuove possibilità del comunicare, in “La Martinella di Milano”, III-IV, marzo-aprile 1979
- E. Crispolti, Ricostruzione futurista dell’universo, catalogo della mostra, Torino, 1980, pp. 168-171, p. 260, p. 587
- C. Salaris, Aereo…futurismo e mito del volo, Roma, 1985
- M. De Luca, Fedele Azari, in Mostra dell’arte e della sua conquista, catalogo della mostra, a cura di B. Mantura, P. Rosazza Ferraris e L. Velani, Roma, 1989, p. 210
ESPOSIZIONI:
1926: Venezia, XV Esposizione Biennale Internazionale d’Arte
1927: Milano, galleria Pesaro, Trentaquattro pittori futuristi
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.
