Pittore fin da giovanissimo, nel 1905 viaggia tra Norimberga (dove opera nella decorazione di porcellane) e Monaco di Baviera e poi si iscrive all’Accademia di Belle Arti fiorentina, seguendo solo per breve tempo De Carolis e l’anziano Fattori. Nel 1913, a Parigi, contatta Degas e gli italiani e segue le lezioni di Bergson, che, insieme a Kandisky, Picasso e Severini - conosciuti poco dopo in Svizzera - gli stimolano una pittura tendenzialmente astratta (La Gare St. Lazare, 1913). Ma il rientro in Italia e poi l’esperienza della guerra lo porteranno verso un potente figurativo (Riposo dei cavatori di Montececeri, 1925). Nel 1922 con Curzio Malaparte, Raffaello Franchi, Primo Conti, Mario Tinti fonda la Corporazione delle Arti. Attorno a lui si incontrano gli artisti e i letterati dell’ambito della rivista “Solaria”. Realizza gli affreschi sulla vita di San Francesco per il convento della Verna e lavora per il teatro con l’amico Dallapiccola (Volo di notte, scene e costumi, 1939). Dopo la guerra, che lo vede presidente della commissione per la protezione delle opere d’arte, realizza le decorazioni per l’abside del duomo di Salerno e per Sant’Andrea a Rovezzano e il completamento delle Sette opere di misericordia per il Duomo di Fiesole. Dal 1955 si trasferisce a Roma e torna in Toscana solo nel 1972.
BIBLIOGRAFIA / ESPOSIZIONI
BIBLIOGRAFIA:
- L. M. Personè, Baccio Maria Bacci pittore, Firenze 1952
- M. Borghi, Baccio Maria Bacci pittore e scrittore, Roma, 1958
- B.M. Bacci, Parigi 1913. Diario, ricordi e note, Quaderni del “Giornale di Bordo”, 4, 1971
- Baccio Maria Bacci, catalogo della mostra con nota biografica di F. Bacci, Firenze, 1982
- Baccio Maria Bacci, catalogo della mostra, a cura di G. Gentilini, Firenze, 1988
- M. Pratesi, G. Uzzani, L’arte italiana del Novecento. La Toscana, Venezia, 1991
ESPOSIZIONI:
1922: Firenze, Primaverile
1924- 1930: Venezia, XIV – XV- XVI – XVII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte
1926- 1929: Milano, I- II Mostra del Novecento Italiano
1931: Roma, I Quadriennale Nazionale d’Arte
1948: Milano, gallleria Gian Ferrari, mostra personale
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.