Nato a Roma nel 1957, sotto il segno dell’Acquario, Valerio Rivosecchi è docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha pubblicato nel 1982 un volume su Athanasius Kircher e l’esotismo seicentesco. Nel 1986 ha partecipato alla Biennale di Veenzia realizzando una immagine continua sulla spazialità barocca ( con Giulio Macchi, Maria Vitale, Claude Guillemot). Dal 1983 si occupa dell’arte italiana tra le due guerre, collaborando all’attività dell’Archivio della Scuola Romana, presso il quale ha curato le mostre di Alberto Ziveri (1991), Ferruccio Ferrazzi (1992), Antonio Donghi (1997), FrancescoTrombadori (1999) Antonietta Raphael (2000). Nel 1995 ha curato la mostra delle raccolte d’arte di Montecitorio. Ha firmato con Antonello Trombadori il volume Roma appena ieri (1986) con Maurizio Fagiolo le monografie su Scipione e Antonio Donghi (1988 e 1990). Ha studiato le tecniche dell’acquarello con la pittrice giapponese Ikuyo Chiba e ha lavorato a lungo come disegnatore scientifico, in particolare di insetti e di piante. Le sue mostre di disegni sono state ospitate nel 1988 da Donatella Trombadori (“Iperuranio”), nel 1992 da Netta Vespignani (“Evasioni”), nel 1993 dall’Officina romana del disegno (“Opere su carta”), nel 1998 dall’Accademia di Belle Arti di Carrara (“Wunderkammer”), nel 2000 dall’Associazione Culturale Musaeum (“Souvenir”).