Il certificato
di garanzia correda generalmente l'opera e deve dichiarare:
- il nome, il cognome dell'artista e la data di nascita;
- il titolo dell'opera;
- il numero di catalogazione o di riferimento all'archivio
del venditore;
- la tecnica usata dall'autore, i colori e il tipo di carta
impiegata;
- le dimensioni della lastra incisa; le dimensioni della
carta;
- la dichiarazione che la numerazione e la firma sono autografe
dall'artista;
- l’indicazione del, numero dell'esemplare acquistato.
La tiratura:
- esemplari numerati in arabo (1/100-100/100)
- esemplari numerati in romano (l/XXV-XXV /XXV)
- esemplari siglati H.C. (fuori commercio)
- esemplari siglati E.A. o P .A. (prova d'artista) esemplari
siglati P. di S. (prova di stampa)
- esemplari siglati P. di C. (prova di colore)
- la dichiarazione che la lastra è stata biffata
o distrutta.
Il certificato è intestato all'acquirente, datato,
timbrato e firmato dal venditore. Esistono due tipi di falsi:
- una riproduzione perfetta ottenuta da un'opera, con procedimenti
meccanici e fotomeccanici;
- oppure il falso" originale" detèrminato,
da tirature postume o tarde, ottenute dalle matrici originali
non biffate
Per individuare i falsi occorre:
- una notevole esperienza;
- una lente contafili di 20 o 25 ingrandimenti;
- l'eventuale analisi di laboratorio.
Tutti i rischi di falso, nell'acquistare
un singolo pezzo di grafica, sono comunque superati da organizzazioni
che acquistano originali le matrici (lastre) direttamente
dagli artisti, controllando in ogni fase la tiratura completa
delle stampe e imponendo agli autori, la firma di ogni esemplare
negli uffici della società, alla presenza di dirigenti
responsabili e garanti.
Tutte le voci sono tratte da
"Stampa d'arte antica e moderna" prof. Nunzio Solendo - Ed. Bastogi
1982
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