Si trova in commercio in barattoli di diverso peso e colore,
presso i rivenditori di. articoli calcografici, di stampa
o di belle arti. L'inchiostro calcografico è una pasta
densa e compatta, che deve essere “lavorata” a
spatola di metallo, su un piano di pietra, di cristallo o
altro piano rigido non poroso, per renderlo omogeneo e morbido,
con l'aggiunta di alcune gocce di olio di lino cotto. Quando
la lastra è calda, si mette l'inchiostro sulla superficie
incisa, distribuendolo con una spatola di plastica o di cartone
duro. Con il tampone di cuoio s'interviene affinchè
l'inchiostro penetri in modo uniforme in tutti i solchi incisi
dal mordente.
Le parti non incise dovranno risultare pulite, prive d'inchiostro,
perciò si toglie l'inchiostro in superficie, con del
velo detto tarlatana (specie di garza a trame larghe), fino
a che la superficie metallica appare pulita.
Se si vuole che i bianchi sull'incisione risultino perfetti,
bisogna continuare la pulitura della lastra con il palmo della
mano, imbiancato di talco, con movimenti rapidi. la lastra
così inchiostrata e preparata si passa al torchio,
ponendo su di essa il foglia di carta
umido.
Preparazione dell'inchiostro:
volendo preparare dell'inchiostro per uso calcografico, si
procede come segue: su di un piano di marmo, di cristallo
o di formica, si impastino con una spatola di metallo 60 gr.
di olio di lino cotto, 20 gr. di olio di lino crudo, 20 gr.
di nerofumo o altro colore in polvere, fino ad ottenere Ia
pasta omogenea e compatta da conservare poi in una scatola
di metallo ben chiusa.
Tutte le voci sono tratte da
"Stampa d'arte antica e moderna" prof. Nunzio Solendo - Ed. Bastogi
1982
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