Si riferisce
a un particolare tipo di lavoro in oreficeria, eseguito con
tratti a incisione a bulino,
su oro o argento.
I tratti incisi vengono riempiti di smalto nero (nigellum)
formato da rame, piombo, argento, borace e zolfo. Il niello
fu usato nell'arte decorativa dalle antiche civiltà,
poi in Grecia e a Roma, dai Bizantini e nel Medioevo orientale
e occidentale. Oltre che nelle regioni germaniche, il niello
si diffuse nel XIV sec. in Italia, in Emilia, Toscana, Veneto
e in Abruzzo. Nel '400 Firenze fu un centro di grande produzione
con artisti come l'incisore Maso Finiguerra, Brunelleschi,
Pollaiolo. Cellini.
Il niello si collegò alle incisioni
in rame, perché si usava trarre delle impronte negative
preliminari su carta inchiostrata, prima di riempirle col
nigellum.
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.