E' detta tanto
l'arte di eseguire un disegno su una materia dura, quanto
la riproduzione di tale disegno.
L'incisione su pietre preziose è fine a se stessa,
mentre quella su metallo (ferro, zinco, rame) o altri materiali
(legno, linoleum
) serve come matrice per lavori in rilievo (monete, medaglie)
o per essere riprodotta su carta: tali riproduzioni prendono
il nome di Incisioni.
Secondo la natura della matrice l'arte dell' incisione si
distingue in xilografia
su legno, e recente- mente Linoleumgrafia
su linoleum, acquaforte
su metallo; litografIa
su pietra; serigrafia
su seta.
l'incisione su legno xilografia , è la più antica,
già in uso in Europa per la decorazione delle stoffe,
di carte da gioco, ecc., alla fine del sec. XIV, mentre agli
inizi del XV sec. risalgono le prime immagini religiose e
profane stampate su carta, seguite poi dall'illustrazione
dei libri: la caratteristica della xilografia fu appunto di
poter essere riprodotta contemporaneamente al testo.
Ia calcografia comprende due tecniche che si differenziano
per il modo come il metallo viene inciso: a mano o per azione
di acidi.
Alla prima appartengono il bulino
(la più antica. metà del sec. XV che recupera
la tecnica della xilografia) o...ILI puntasecca
; alla seconda (azione di acidi) l’acquaforte
(entrata in uso contemporaneamente in Italia e nel paesi tedeschi
alla metà del sec. XVI) a cui sono affini l’acquaforte,
la vernice molle, ecc.
Con l'una e l'altra tecnica, furono realizzati grandi capolavori
sia nel campo dell'illustrazione che in quello. della vera
e propria creazione; fino all'avvento della fotografia, esse
furono l'unico mezzo di riproduzione delle opere d'arte. Fu
nella prima metà del sec. XVII che l’incisione
ebbe i suoi massimi cultori : i grandi pittori dell'epoca
a cominciare da Rubens, videro l'utilità finanziaria
di eseguire molte copia dallo proprie opere o così
ebbero inizio le incisioni da quadri che furono un’arte
tra le più fiorenti possibile la pittura dell'epoca
e pertanto assunsero importanza l'acquatinta
per imitare l'acquarello e poi la mezzatinta; uno dei massimi
incisori (oltre che pittore) fu Francisco Goya Y Lucientes
detto Goya che incise le famose lastre di rame dei "Los
Caprichos" comunemente detti: I Capricci, conservati
nella Calcogratia di Madrid.
La grande rivoluzione nell'arte dell'incisione fu portata
dalla litografia, che non è una vera e propria tecnica
incisoria, consistendo unicamente nel tracciare le immagini
o il disegno su una pietra levigata, opportunamente preparata.
La sua invenzione risale agli ultimi anni del sec. XVIII,
si deve al ceco Aloys Senefelder.
La semplicità di questo processo, che non richiede
eccessivo approfondimento tecnico, la sua rapidità
di esecuzione e la possibilità di ottenere la stampa
contemporaneamente a quella dei testi, giustificano il grande
uso che ne fecero: gli artisti, per esempio il francese Henri
de Toulouse-Lautrec e Honoré Daumier, gli illustratori
e il giornalismo del sec. XIX.
L’incisione si è affermata come espressione artistica
fine a se stessa, raggiungendo, tramite l’opera e l’impegno
personale di grandi artisti, valori altamente pregevoli.
Tutte le voci sono tratte da
"Stampa d'arte antica e moderna" prof. Nunzio Solendo - Ed. Bastogi
1982
|
|