Achille Sdruscia per gli amici Achilletto e per i conoscitori della pittura un bravissimo interprete di quella che fu chiamata la Scuola Romana. Sicuramente non è così noto come meriterebbe ma che il tempo finalmente sta rivalutando. Inizia a lavorare accanto al padre Amedeo maestro stuccatore e li sviluppa la sua fervida fantasia artistica che pio trasferirà nella pittura. Conosciuto Scipione (Gino Bonichi) che aveva condizionato tutta la Scuola Romana, Sdruscia è presente alla IV edizione della Quadriennale di Roma del 1943 e frequenta i più grandi maestri di quel periodo da Virgilio Guidi a De Pisis, da Mario Mafai a Vedova. Non portato ai fasti della notorietà, preferisce a questi la sua libertà di artista e resta così nell'ombra, chiuso nella sua arte e nella cerchia di mercanti che lo apprezzano e per i quali lavora. L'artista è presente anche nella Galleria d'Arte Moderna di Roma ed inserito nel catalogo della "Raccolta 8 per 10 di Cesare Zavattini", Edizioni Pozzo, Torino.
Se i briganti pontifici avevano avuto in Pinelli l’illustratore più sensibile e prolifico, attratto come era dai «fatti di quei malandrini che in sulle vie un dì erano molti ad assalire lo infelice viaggiatore che spesse fiate per le scellerate mani di quegli empi rinveniva la morte dove andava per vedere ciò che di più bello presentavano quei luoghi», numerosi furono i seguaci e gli epigoni di tale scelta artistica come il Francesco Vinea. Infatti, questa Litografia del Vinea del 1840 è tratta da un disegno del Pinelli tirata a Firenze nella litografia Ballagny & figli e ci restituisce un atto di amore della donna che aveva preso la via della macchia per stare vicino al suo uomo: inginocchiata piangendo tenta di salvare la vita al suo compagno che in un combattimento con i gendarmi è rimasto gravemente ferito.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R.
Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015. (Questo testo sarà dato in omaggio per almeno tre opere acquistate)
L'opera, racchiusa in pregiata cornice e provvista di un certificato di autenticità, è proposta a € 180.
L’incisione è di Pierre Marie Jazet del 1840 e rappresenta la "Confession d’un chef de brigands italiens" tratta da un quadro di Emile-Jean-Horace Vernet (1789-1863), direttore dell’Accademia di Francia il quale si distinse per un alone di romanticismo classico. Nel basso della stampa riprodotta, la scena viene così analiticamente descritta: «Una banda di briganti è stata catturata dai dragoni ed il capo di questa, ferito a morte durante lo scontro, è sdraiato su un carro per essere condotto a Roma. Sentendo avvicinarsi la sua fine chiede un prete per confessarsi. Arrivati nei pressi di un convento, il convoglio si ferma per consentire al Priore di ricevere la confessione di una intera vita dedicata alle aggressioni mortali e ai saccheggi». Oltre a questo quadro Vernet aveva rappresentato un altro importante episodio di brigantaggio dal titolo "Scontro fra briganti e gendarmi" entrambi i soggetti ebbero un tale successo che furono incise oltre che dallo stesso Jazet, anche da David Lucas (1802-1881 e da Henry Dowe (1790-1848) a riprova dell’interesse del tema.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R.
Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015.(Questo testo sarà dato in omaggio per almeno tre opere acquistate)
L'opera, racchiusa in pregiata cornice e provvista di un Certificato di Autenticità, è proposta a € 200.
L’acquaforte del Ferrari (1821 - 1897) interpreta ritrae un brigante autenticamente pentito di una vita fino in quel momento fatta di rapine e violenze. L’espressione del suo volto e il gesto del braccio sollevato per accentuare la deposizione delle armi, rendono ancora più forte e credibile la “resa” davanti all’immagine sacra della Madonna forse autrice di qualche grazia o di qualche miracolo in favore del brigante o della sua famiglia. Indicativa è l’espressione della donna inginocchiata e con le mani giunte per ringraziare la Madonna con uno sguardo a metà tra l’incredulità e la gratitudine per essere riuscita a redimere il proprio uomo. Ecco, questo è un esempio di pentimento vero e incondizionato che non ammette ripensamenti. Sarà mai accaduto realmente nella storia del brigantaggio? È bello pensare di sì.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R.
Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015. (Questo testo sarà dato in omaggio per almeno tre opere acquistate)
L'Opera, racchiusa in pregiata cornice e provvista di un Certificato di Autenticità, è proposta a € 200.
L’incisione di J. TH.Schuler (?)– tratta da un quadro di Adolphe E. G. Roehn (Parigi 1780 – Malakoff 1867) – rappresenta il momento nel quale il brigante offre all’edicola della Madonna il suo fucile in segno di pentimento e rassegnazione per farsi perdonare la sua vita malavitosa. Ecco, questo è un altro esempio di pentimento vero e incondizionato che non ammette ripensamenti. Sarà mai accaduto realmente nella storia del brigantaggio? È bello pensare di sì.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R. Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015. . (Questo testo sarà dato in omaggio per almeno tre opere acquistate)
L´Opera racchiusa in pregiata cornice, è provvista di un Certificato di Autenticità, è proposta a € 80.
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.