In questo deliziosa xilografia acquerellata si riporta un episodio di cronaca riguardante
l'artista Bartolomeo Pinelli (1781-1835) che rapito dai briganti, inganna il tempo disegnando,
da par suo, le donne che avevano preso la via della "macchia" per seguire i loro uomini e
paiono felici di venire immortalate dal famoso pittore; L'originale esecuzione di questa scena
è del figlio Achille Pinelli (1809-1841) che con cura descrive ogni minimo dettaglio. Di Achille
Pinelli si hanno scarsissime notizie biografiche. Dal padre è iniziato ben presto all'arte del
disegno, dell'acquarello e della scultura e pur ricalcandone stile e contenuti (alcuni acquarelli
non si distinguono da quelli di Bartolomeo) mantiene una autonoma efficacia culturale. La
sua giovinezza è caratterizzata dall'irrequietezza e sopporta male i vincoli accademici e di
studio. Per una brutto male morirà a Napoli all'Ospedale degli Incurabili a soli 32 anni.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R.
Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015.
L'opera, racchiusa in pregiata cornice e provvista di un certificato di autenticità, è proposta a €120.
Il brigantaggio, più che a spinte ideologiche o criminali era conseguente al ben più grave
problema della sopravvivenza che vedeva proprio in quella "vita scellerata" l'unica via
d'uscita o di salvezza. L'assalto alla diligenza, rappresentata con la crudezza del caso, era una
tipica scena di brigantaggio meridionale, che numerosi artisti dell'Ottocento, descrivono la
drammaticità degli innumerevoli "incidenti di viaggio" che funestavano i Grand-tourists
durante la loro permanenza nel nostro paese. Malgrado ciò i viaggiatori per andare da Roma
a Napoli preferivano percorrere l'antico tracciato polveroso delle vie consolari, a cominciare
dall'Appia, anche se infestato dai briganti, al viaggio per mare, dove alla minaccia dei pirati si
sarebbe aggiunto il pericolo del naufragio.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R.
Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015.
L'opera, racchiusa in pregiata cornice e provvista di un certificato di autenticità, è proposta a €150.
La litografia di Charles Motte (1785-1836) realizzata per illustrare un articolo pubblicato su
"The Art Journal" del 1825 descrive la drammaticità del brigantaggio, che più ad azioni
ideologiche o criminali era conseguente al ben più grave problema della sopravvivenza che
vedeva proprio in quella "vita scellerata" l'unica via d'uscita o di salvezza. L'assalto alla
diligenza rappresenta con la crudezza del caso, un "incidente di viaggio" che spesso e
volentieri funestava gli spostamenti degli stranieri nel nostro Paese. Malgrado ciò i viaggiatori
per andare da Roma a Napoli preferivano percorrere l'antico tracciato polveroso delle vie
consolari, a cominciare dall'Appia, anche se infestato dai briganti, al viaggio per mare, dove
alla minaccia dei pirati si sarebbe aggiunto il pericolo del naufragio.
"Neno", come era soprannominato, nel 1875 fondò con Ettore Roesler Franz la Società degli acquerellisti in Roma divenendo vice presidente nel 1914.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R.
Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015.
L'opera, racchiusa in pregiata cornice e provvista di un certificato di autenticità, è proposta a €150.
In questo antico dipinto ben conservato, è raffigurata la nota "Mater dolorosa" di Carlo Dolci. Copia di un bravissimo pittore dell'epoca che seppe trasmettere, attraverso l'espressione del volto e la tensione delle mani il patos della Madonna. Proveniente da una importante Villa dei Castelli romani.
Olio su tela in Cornice d'epoca e in legno intagliato, è offerto a €450.
In questo deliziosa xilografia acquerellata si riporta un episodio di cronaca riguardante
l'artista Bartolomeo Pinelli (1781-1835) che rapito dai briganti, inganna il tempo disegnando, da par suo, le donne che avevano preso la via della "macchia" per seguire i loro uomini e paiono felici di venire immortalate dal famoso pittore;
L'originale esecuzione di questa scena è del figlio Achille Pinelli (1809-1841) che con cura descrive ogni minimo dettaglio. Di Achille Pinelli si hanno scarsissime notizie biografiche.
Dal padre è iniziato ben presto all'arte del disegno, dell'acquarello e della scultura e pur ricalcandone stile e contenuti (alcuni acquarelli non si distinguono da quelli di Bartolomeo) mantiene una autonoma efficacia culturale.
La sua giovinezza è caratterizzata dall'irrequietezza e sopporta male i vincoli accademici e di studio. Per una brutto male morirà a Napoli all'Ospedale degli Incurabili a soli 32 anni.
Testo dove è presente questa opera:
"Briganti laziali, Testimonianze incise di un'immagine" a cura di V. De Caprio e R. Mammucari, Ed. LuoghInteriori 2015.
L´opera racchiusa in pregiata cornice, è provvista di un certificato di autenticità, è proposta a €120.
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Si è costituito l'Archivio Atanasio Soldati (Parma 1896-1953) con lo scopo di documentare il lavoro del Maestro e di realizzare il suo primo Catalogo Generale delle opere. L'Archivio, è pronto a ricevere materiale e documentazione su Atanasio Soldati e quanto altro sia utile a ricostruire la vita e le sue opere. È stato costituito anche il Comitato Scientifico per l'archiviazione e il rilascio dell'attestato per le opere originali del Maestro. Il Comitato chiede ai Collezionisti di poter esaminare le notizia di ogni opera, il materiale fotografico o le dichiarazioni di autenticità già rilasciate in passato e in particolare da Augusto Garau (1924-2010). Tutte le opere di comprovata autenticità verranno archiviate e pubblicate sul Catalogo Generale delle opere dell'Artista.